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Recensione concerto “Niente di importante” di Marco Masini 15 aprile 2012 @ Teatro Colosseo, Torino

Marco Masini torna al Teatro Colosseo di Torino con uno spettacolo avvolgente che, come un viaggio tra note e parole, riesce a emozionare con storie e poesie in musica.

Entrando nel teatro non si può non constatare che il pubblico è composto da bambini, adolescenti, ragazzi e persone più mature. Tante generazioni e una sola voglia, quella di cantare le canzoni del cantautore toscano. Le immagini sul mega-screen e un eco lontano e ovattato di “Un piccolo Chopin” scandiscono il buio del palco. Le vibrazioni si fanno subito sentire quando Marco intona “Non ti amo più” e “Colpevole”, manifesti contemporanei del nuovo album “Niente di importante”, canzoni che legano il presente e il passato, che raccontano storie nuove e delicate. Poi inizia un viaggio che Marco ci racconta con “E ti amo”, “Cenerentola innamorata”, “Disperato” e “Il niente”. Nuovi arrangiamenti e le stesse sensazioni forti di un tempo. Il pubblico canta, si diverte, e diventa tutt’uno con l’artista e la band urlando “Caro babbo” e “Ci vorrebbe il mare”. Le interpretazioni sono toccanti. La scaletta prosegue con il pezzo che regala il nome al nuovo album, “Niente di importante” e ”L’amore si ricorda di te”. Gli arrangiamenti di “Cantano i ragazzi”, “Perché lo fai”, “T’innamorerai” tolgono il respiro. Masini accompagna i suoi fans con la sua voce graffiante in un mondo dove musica  e poesia si fondono e diventano tutt’uno con l’atmosfera che la sua musica crea. E quando si giunge al finale, la musica diventa ipnotica, come a ripercorrere i tempi passati che si rinnovano e rinascono pieni di vita. “Bella stronza”  e “Vaffanculo” regalano al pubblico la possibilità di urlare, gridare ed emozionarsi. La libertà di queste canzoni non conosce tempo, né confini, senza maschere e ipocrisie, ora come agli inizi del viaggio.

Gli intermezzi tratti da “Un Piccolo Chopin” e che scandiscono le diverse parti dello spettacolo si trasformano nel finale live della canzone, un’interpretazione vibrante, forte ed emozionante.

Dopo una piccola pausa la band rientra sul palco e Masini reinterpreta “Anna e Marco”, un tributo e un pensiero per Lucio Dalla. Quando lo spettacolo sembra volgere al termine con “L’uomo volante”, l’artista fiorentino regala un momento di autentica poesia, cantando la sua “Marco come me”, voce e pianoforte. Sensazioni che l’uomo Masini e l’Artista provano quando tutto finisce, quando le luci si spengono. Un bel concerto, momenti toccanti ed emozionanti.  Luci molto curate, arrangiamenti originali e poi le interpretazioni sempre impeccabili di Masini, insomma, tutto ciò che ci si può attendere da un artista che ha fatto e ancora fa la storia della musica italiana. Una voce che ha sempre fatto parlare di sé, nel bene e nel male, ma che mai ha fatto mancare pensieri, emozioni, sogni e storie a un pubblico che ama sentirsi vivo.

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