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Recensione album “Canzoni segrete” dei Tempi Duri

L’album “Canzoni segrete” dei Tempi duri è elegante e ricco di brani intensi e ben costruiti. L’originalità del disco si percepisce sin dall’intro “Io sono due” che esprime sarcasmo e dinamicità. “Giulietta” è una ballata intensa, carica di poesia e concetti che si insinuano ben oltre le difese della mente. Pensieri in una storia tra amore e amarezza. “Per te” è una ballata che parla d’amore, nelle sue sfumature. Il brano possiede un ottimo sound e un testo che incanta, con un’interpretazione appassionata. Il brano “La sfida” parla di vita, di quello che accadrà. Racconta i punti di vista di una vittoria, se poi di vittoria si tratta. “Illudendoci” è autentica poesia in musica, un brano intenso, profondo con una musicalità attraente ed elegante. “La canzone “L’albero di Jane” è un pezzo particolare, con un suono che ammalia e un testo che fa riflettere. “Hong Kong” ricorda la musicalità della musica cantautoriale italiana storica, è una ballata che sa di fuga, da qualcosa. O da qualcuno. “Mattia” è un pezzo profondo, cupo, che racconta un concetto difficile da raccontare. E il racconto è perfetto, nella sua amarezza. “Con le nostre mani” è un brano pop rock che si lascia ascoltare, anche grazie a un rif coinvolgente e che evoca musicalità internazionali. Il testo e l’interpretazione richiama invece la musica leggera italiana più poetica e intensa. Il risultato è un brano orecchiabile quanto profondo. Una storia in musica. “Babbu meu” è una ballata dal tono struggente. Una favola in epoche antiche. Una bella ninnananna. “Accendi un fuoco nel ghiaccio” è una canzone con un bel ritmo e con un sound accattivante. “Italia – Parte 2” è un brano con uno stile particolare con venature sociali dai toni di misurati e con un discreto sarcasmo. Un bel disco con tante sfumature e tanti punti che lo rendono particolare in tutti i punti di vista.

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