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Questa é la liberazione

Ragazzi, che si festeggi o meno, consiglierei di riflettere sulla parola liberazione, é triste e fortemente da ignoranti postare e ripostare sui social propaganda di estrema destra o comunque razzista contro i profughi. Molti di loro combattono una resistenza.
Molti di loro sono partigiani, ovvero contrari alla jihad.
Molti di loro cercano una vita normale. Come tutti.
Non é alzando il muro che risolverete il vostro problema.
Il muro é già stata una delle soluzioni proprio al conflitto a cui fa riferimento la festa di oggi.
A che é servito?
Prima di mettere condividi a qualsiasi cagata, ci si informi. Si studi la storia, anche non quella promossa dai libri di scuola. Studiare anche altri storici, altre versioni, se vogliamo. Ma studiamo.
In ogni caso sarebbe utile, per una volta, che le divisioni politiche venissero superate. La liberazione non ha coinvolto solo la sinistra o solo la destra, ma tutti gli italiani. Vittime di un regime totalitario, vittime di un carnefice. La resistenza rappresenta la fine di un momento buio della storia, quale sia la genesi del movimento dei partigiani é poco importante. É servito a creare un movimento contrario, a scegliere di combattere una guerra diversa. E non é mai tardi, quando si sceglie di combattere per la libertà. Proviamo a fare uno sforzo, a metterci nei panni di chi vive sotto un regime, di chi non può reagire. Di chi soffre in silenzio e che i silenzio cerca una via d’uscita. E pensiamo a cosa possa provare una mamma con un bimbo che cerca di attraversare il mare con una barca fatiscente, magari stuprata da gente senza scrupoli, il tutto per donare a suo figlio la libertà. Ecco, questa é la liberazione.

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