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Recensione “Echolocation” di Michele Di Toro

Quando la musica è degna di questo nome, vive attraversi suoni intensi e vibranti. A volte le basta un solo strumento per vivere. Quando questo strumento è il pianoforte, la magia è assicurata. Michele Di Toro suona, incanta e sorprende con melodie attraenti, vorticose e leggiadre, soffici e incantevoli. Brani che si ascoltano con piacere come “La favola continua” che come un trucco leggero svela essenze e germogli di infinito, con una melodia semplice quanto avvolgente. “15 Luglio” ha un suono dolce, impreziosito da una sinuosa melodia, mentre “..Al chiaro di luna” è brano romantico. Un’incantevole musica che emozionano come immagini lontane, come pescherecci che navigano sul mare, all’imbrunire. “Il giardino segreto” è un soave incedere di note e istantanee scattate di nascosto. Un soffio di inquietudine, claustrofobia. Paura. Tutto questo è raccolto tra le note di “Echolocation”. Da ascoltare tutto d’un fiato. “Senza te” esprime leggerezza e l’immagine sbiadita di una donna che si allontana. Il ritrovarsi, scostando le tende della finestra, per guardare la pioggia cadere sulle pozzanghere. L’illusione che non dimenticherai. “Dr Jakyll & Mr Hide” è un pezzo ricco di colori e sfumature che non nasconde una trama elaborata e intensa. In “L’arrogante Bartok” e “Prokofiev il visionario “ si possono ascoltare evoluzioni e ritmo indiavolato, con melodie che sembrano rincorrersi e superarsi nota dopo nota. “Debussy l’adulatore” è una musica che sembra nascere con i primi raggi del sole, quando l’alba è ancora fresca. E c’è odore di mare. “Echolocation” è un album ricco di atmosfere e colori che cambiano e si trasformano, come una sceneggiatura che accompagna attori incantati, tra sipari che si aprono e chiudono, per dar spazio a monologhi e dialoghi di altri tempi. La musica è qualcosa di importante, di magico, e Michele di Toro dimostra di sapere come maneggiarla, plasmarla e crearla con cura, passione e intensità. Melodie sempre diverse e belle da ascoltare, intrecci di suoni, che sembrano luci psichedeliche. Un ottimo album.

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