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Recensione dell’album “No Chains” di Idhea

Il disco dell’artista Idhea inizia con “Allora stai con me” che è un brano orecchiabile, tra rock e pop in alcuni casi troppo prevedibile. “Attimi” è una canzone che ha radici nel pop, e presenta concetti semplici. Evocazione di immagini di vita. “Gli alibi del cuore” è una ballata ad alto contenuto sentimentale. Voce piena, tecnica. perde in naturalezza. “Inno alla terra” è un pezzo con un bel sound con un testo che tenta di essere sociale con un ritornello orecchiabile. Si parla di natura, ma senza troppa convinzione. “Love or friends” è un brano in lingua inglese con un tema anche in questo caso non originalissimo. Tutto sommato la canzone suona bene. “Nel mistero della notte” è un’altra ballata con testo troppo pop. “No chains” è un brano ritmato con sfumature rock and roll. Suoni che richiamano più gli anni ottanta cotonati che un futuro immediato. “Non è possibile” ha una base che ricorda quelle di alcuni brani degli Evanescence ma con un testo che appare leggero e con poco coinvolgente. “Un’amicizia così” ha bei suoni di chitarra con tema amicizia e ipocrisia. Melodia che sembra non partire e amalgamarsi con la musicalità che invece attrae. “Wanted love in a while” anche in questo caso il chitarrista fa il suo dovere e regala un’anima molto rock a un pezzo che nel complesso non colpisce. Il disco ha indubbie potenzialità, oltre a una bella voce ci sono anche ottimi musicisti, a colpire meno le melodie già ascoltate e i testi risultano poco sviluppati che risultano troppo semplici. La critica è necessaria perchè osando un po’ di più e sfidando il pop più classico l’artista potrebbero trovare una linea davvero potente, magari scegliendo tra il canto in italiano o inglese.

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