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Recensione album “Me stesso” di Lazy Haze

L’album “Me stesso” di “Lazy Haze” racchiude brani che denotano una forte decisione e determinazione dell’autore e ogni traccia presenta spunti interessanti. Entrano nel merito, il pezzo che apre il disco si chiama “Bisogno di nessuno” e regala un hip hop semplice ed è molto orecchiabile, tuttavia non posso non segnalare un erroraccio grammaticale. Il congiuntivo esiste. usiamolo. Altra pecca di questo brano è che in alcuni passaggi ricorda troppo lo stile di Mondo Marcio. Il brano “Madame” possiede un flow affascinante e un testo particolarmente sensuale. L’impatto della canzone è positivo, anche grazie alla base semplice e orecchiabile. “Pazzi per Mary” affronta un tema sociale, la criticità del mondo dei giovani di oggi in un mondo di apparenza e di sogni infranti nel sesso facile. “Musica” parla delle emozioni. Una realtà parallela in cui la musica è la cosa più importante. Cercare la strada, sulla strada. Oltre, la strada. Immaginare un mondo diverso. Lasciarsi trasportare dalla musica. “Se un dio c’è” é quasi una preghiera, invocare qualcosa. Qualcuno. Evocare lo spettro della speranza che si è persa. “Solo” mette a nudo l’amarezza che scivola tra i versi, la necessità di dover andare avanti. Necessario lottare fino all’ultima rima. La canzone “Me stesso” viaggia su un rap che presenta una certa durezza pur restando orecchiabile e consentendo di lasciarsi trasportare dalla musica. Anche in questo caso segnalo lo strafalcione verbale. E’ un punto importante questo, che può determinare la validità o meno di un disco, poiché dalla musica ci si aspetta di veicolare cultura soprattutto ai più giovani ed errori riscontrati nel disco non sono per nulla tollerati. Aldilà di questo aspetto il disco scorre bene e rivela molti aspetti positivi su cui lavorare. I testi si dimostrano ancora acerbi ed è necessario puntare su argomenti più originali per distinguersi dagli altri rapper. Da evidenziare l’assenza di dissing diretti, che in questi casi appesantiscono i brani senza aggiungere nulla. L’inizio promette bene, correggendo alcune cose si può raggiungere un buon rap. Da riascoltare nelle prossime produzioni.

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