Parliamo del romanzo “La coperta corta” di Ismaela Evangelista

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wp-1475097743411.jpg​La coperta corta é un romanzo forte. Le immagini raccontate entrano nelle viscere. Scavano dentro, evocando il peggiore scenario che la mente possa immaginare. La violenza su un bambino. La protagonista é ormai donna, ma una parte di lei é morta molti anni prima. É sociopatica, sa mentire in modo magistrale e il suo mestiere le permette di nascondere la sua vera indole. É un’infermiera che si occupa di degenti anziani e con diversi problemi, spesso alla fine della propria vita. Proprio il lavoro le fa incontrare un ragazzo che in qualche modo smuove il suo stato di apatia, é il figlio di un degente. Proprio lui le chiederà di assistere il padre a casa, un amorevole vecchino che un giorno la chiama “principessa Grace”. Proprio come la chiamava l’uomo che anni prima aveva abusato di lei. É un incubo che per lei ritorna. Ma é anche l’occasione che sognava. La vendetta. La coperta corta racconta un dramma visto dall’interno, il materializzarsi di un male che non vuole lasciare andare. Una piovra i cui tentacoli non le permettono di vivere e provare emozioni. Rabbia, sconforto, emozioni e colpi di scena si susseguono senza sosta fino all’ultima pagina.