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Schemi ricorrenti

C’è tanta comunicazione nel nostro mondo.

Eppure, la comunicazione stessa è spesso vuota.

Pensate alla maggior parte degli influencer.

Aprono un canale.Costruiscono una “community” (un pubblico) proponendo qualche contenuto (un contributo che dovrebbe avere una qualche utilità);

Poi, quando il numero di followers (gente che segue quel canale) è congruo, propongono un prodotto. Che sia un libro, un videocorso, una conferenza, sfruttando un classico meccanismo che all’inizio funziona, ma all’ennesimo “ciao” propinato con toni eccessivamente “confidenziali” lo schema viene irrimediabilmente a galla.

Fare comunicazione non è affatto facile.

E dubito possa farlo chiunque.

Il meccanismo del marketing presenta dei tratti “classici” che puntano sulla vulnerabilità di un target (sempre il pubblico di prima).

Ok, ok, non si può dire.

Ma tra i Content Creator (creatori di contenuto) si cela ormai di tutto.

C’è chi vuole leggere per noi e dirci il finale perché siamo troppo pigri.

Chi vuole illustrarci cosa mangiare, bere, fumare.

Come reagire ai problemi della vita.

Alcuni si inerpicano anche nel volerci dire come pensare.

Sfatiamo un mito, non solo comunicare non è facile, ma costruire contenuti è faticoso, sia in termini tecnici, sia di tempo.

Ci vogliono capacità e investimenti.

E come attività che si rispetti, servono introiti per finanziare l’attività stessa.

Ma allora, parliamo di folgorati sulla via di Damasco della divulgazione culturale o di attività commerciali sotto mentite spoglie?

Difficile dirlo.

Complice la deregolamentazione, i Social possono trarne ampi margini sfruttando gli advertising (la pubblicità), così da alimentare una catena che nasce come intrattenimento, ma è altro.I

n un confine sempre più confuso è necessario prestare attenzione a schemi e meccanismi della rete, anche in ottica delle prossime novità, che poi novità non sono, come metaverso ed Nft.

Ma ne parleremo.

Immagine tratta dalla rete.