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Recensione concerto dei Ri-Cover @Cortile del Maglio, Torino

Ci sono cose che possono essere definite soltanto con un nome e quello che può descrivere la musica dei Ri-Cover è uno: rock. La nuova formazione del gruppo propone una musica trascinante e ritmata, che parte dalle canzoni italiane degli anni ’60 e le trasforma in qualcosa di diverso, di esplosivo, così “Nessuno mi può giudicare”, “Cuore matto”, “Amore disperato”, “Eppur mi sono scordato di te” e “Se bruciasse la città” , che sono di per sé la storia della musica italiana, diventano bombe di musica, facendo cantare, gridare e ballare. Questa è la forza dei Ri-Cover. Parliamo ora dei musicisti di questa band. Spicca il ritmo indiavolato del batterista Alex Nicoli, preciso e determinato, e del basso di Seba, attento e puntale. Come non citare l’eleganza graffiante e il tocco magico del chitarrista Giorgio Josh Angotti. C’è anche una voce? Eccome se c’è, ed è quella diClaudia Salvalaggio, artista poliedrica che sa regalare sprint e ironia, divertendo con siparietti con siparietti surreali con Josh e gli altri musicisti. Claudia grida, sussurra, ammalia. Direi che senza ombra di dubbio i componenti della band hanno la musica nel sangue e un’energia che esplode nella potenza del suo incedere. Non è mai facile ri-arrangiare pezzi italiani e si corre sempre il rischio di intraprendere strade sbagliate, ma i Ri-Cover hanno trovato quella giusta, stravolgendo canzoni e arricchendole di sonorità moderne, con variazioni intriganti e affascinanti, il tutto con un’attenzione che deriva dalla passione per la musica, che si sente in ogni nota suonata dai quattro artisti. Spero di poterli ascoltare ancora, poiché questa prima esibizione è stata convincente e ha mostrato capacità musicali non indifferenti e una miscela di bella musica, potenza e fantasia. Da riascoltare molto volentieri.

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