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Recensione “Blank Times” di Fausto Rossi

Lo stile espresso da Fausto Rossi  è raffinato e intimo. Canzoni particolari, come la ballata dal sapore rock e malinconico “Tu non lo sai” raccontano la storia di questo autore. Melodia avvolgente e voce coinvolgente in “Stars”. “Sogni” ipnotizza con chitarre distorte e parole criptiche mentre un sound particolare, moderno e innovativo esplode in “The Hill” e quasi nella quasi sperimentale in “I write aloud”, un pezzo che appare forte e tormentato. “Names” e “Can’t explain” sono ottime ballate, orecchiabili e intense. “Il vostro mondo” si aggrappa a uno stile classico e innovativo allo stesso tempo, che sperimenta emozioni e le racconta. Parole come suoni distorti e graffianti, temi ricercati. “Non ho creduto mai” racchiude una grinta e una passione per la musica e per la vita che non si può ignorare, una guerra che le note placano, una notte che la musica riaccende, un’anima che grida il suo nome, che ulula a una luna distratta. “Down down down” culla, con una musicalità che entra sottopelle, lenta e inesorabile, forte e profonda, come onde che scavano in fondo all’anima. Struggente e passionale. Parole immerse nel calore di un momento. I pezzi di Fausto Rossi racchiudono tante emozioni, suoni vellutati e talvolta devastanti, brividi che si rincorrono. Echi di suoni lontani, espressi da chi conosce la musica. E si sente. Una miscela che raccoglie sonorità di un rock più classico e le fa sposare con sonorità al limite dello sperimentale. Un’anima dannata forse, quella di Fausto Rossi, ma che sa quel che fa e dove vuole arrivare. Una storia che parte da lontano e un presente che si fa sentire, chiaro e forte come un ruggito di un leone che ha ancora tanto da dire. Musica ottima e di qualità, senza ombra di dubbio. Un ottimo artista che propone un ottimo album, “Blank Times”.

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