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Fumo e cemento

Fumo e cemento,

il respiro che manca.

La rabbia, la sento.

Quello che non uccide, stanca.

C’erano degli alberi,

un sole con cui scaldarsi.

C’era un fiume,

Oggi un centro commerciale.

Fumo e cemento,

rifiuti che bruciano.

Come brutti pensieri.

Trattengo le lacrime a stento,

a mio figlio avrei voluto lasciare un mondo migliore.

E io non ho saputo fare di più.

Non riesco a perdonarla,la pioggia.

Non riesco a perdonarlo,l’uomo.

Quando mi portano via ogni cosa.

Compresa la speranza,

trascinata via da un fiume in piena.

Fumo e cemento,

tutto ciò che sappiamo respirare.

Rassegnati, disillusi,

ci trasciniamo in un corteo.

Sembrano ribelli,

sono come quelli che mi hanno illuso

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Text by Daniele Mosca