Cos’è un labirinto?

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Questo è un labirinto, visibile in diverse chiese come il Duomo di Modena e la Cattedrale di Chartres, in Francia. Da un punto di vista simbolico rappresentava il pellegrinaggio verso il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Molti fedeli che non potevano permettersi di raggiungere i luoghi sacri li percorrevano in ginocchio. Per questo il labirinto veniva spesso realizzato sul pavimento delle chiese, purtroppo ai giorni nostri ne sono arrivati pochissimi.
#labirinto

Gustav Klimt e La secessione viennese

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Gustav Klimt é stato un grande artista, innovativo e geniale. Pochi sanno che è stato presidente della Secessione Viennese, un organismo culturale e politico che si era separato dall’Accademia delle Arti per costruire una nuova filosofia artistica, culturale e comunicativa. Di questo movimento faceva parte, tra i tanti, Sigmund Freud. Questo é in tema che mi ha affascinato a tal punto da diventare fondamentale per #LaMacchinadelSilenzio
#gustavklimt #lasecessione

Chi è Matilde di Canossa?

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È stata una potente feudataria, grande sostenitrice del Papato e in particolar modo di Gregorio VII, noto della Riforma e di una forte contrapposizione all’imperatore Enrico IV. Difese il Papato fino all’ultimo, sfruttando anche la posizione strategica dei suoi possedimenti che comprendevano Lombardia, Emilia, Romagna e Toscana. Il centro e fulcro era Canossa, nell’Appennino reggiano. La sua influenza sulle opere d’arte, religiose e architettoniche è chiaramente visibile in diversi dei luoghi che per lei sono stati strategici. Uno dei luoghi che ho potuto studiare per il mio romanzo #LaMacchinadelSilenzio è stata proprio Reggio Emilia e tutta la sua provincia, che comprendeva la rete militare imponente che permisero alla Gran Contessa di esercitare la sua influenza e potere contro l’imperatore Enrico IV. Nel romanzo ho narrato la storia di un luogo noto come Chiesa di San Girolamo, noto per la riproduzione della Scala Santa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Una storia che parte da molto lontano e che ci riporta ai Cavalieri Templari. Argomento di cui parleremo presto. #matilde #canossa

Torino, la città del thriller

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Torino sembra una città nata per fare da ambientazione a romanzi cupi e sinistri. Quando ho iniziato a lavorare a #lequazione ho potuto vedere con i miei occhi la Torino Sotterranea, i cunicoli bui, costituiti dagli antichi tunnel dell’assedio alla cittadella, dei bunker, degli infernotti, dei passaggi segreti che collegavano i palazzi nobiliari per garantire vie di fuga sicure. Un mondo che si sviluppava sotto le strade raffinate ed eleganti di una città che stava cambiando. Quel mistero e quei segreti sono rimasti sepolti e nascosti da occhi indiscreti. Ed è proprio questo che spinge chi vuole scrivere di Torino a entrare in questa nuova dimensione, così occulta e segreta.

Ringraziamenti #festadellibro #Orbassano

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Appena finita la bella esperienza della #festadellibro, ringrazio gli organizzatori della manifestazione, biblioteca di Orbassano, città di Orbassano e il mio editore che ha riposto in me fiducia e mi ha permesso di portare alla festa del libro lo stand de Les Flâneurs edizioni. Ringrazio inoltre l’organizzazione per averci concesso di presentare il mio nuovo romanzo #LaMacchinadelSilenzio e Anna Serra che mi ha intervistato. Molta stanchezza, ma anche molta soddisfazione per il risultato ottenuto. Il ringraziamento finale va ai miei lettori vecchi e nuovi che credono in me e nella mia scrittura.

#LABIRINTO – Ep.3

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Fabio iniziò a muovere il mouse e riprese possesso del suo avatar. Osservò la ferita sul fianco della donna e cercò di tamponarla con la sua giacca.
Sapeva di avere solo pochi minuti per riuscire a salvarla.
Sentiva la crisi d’ansia arrivare.
Se fosse successo di nuovo lo avrebbero imbottito di farmaci come l’ultima volta.
Cercò di calmarsi e fece sollevare la donna. Una volta in piedi la fece appoggiare alla sua spalla e la accompagnó verso quello che era stato l’ospedale di Second Life.
Nella seconda schermata, accanto a quella del gioco virtuale, cercava tutorial su youtube su come fermare l’emorragia.
Giunti in ospedale, Fabio cercò la scritta “sale operatorie”.
Fece sedere la donna su una sedia a rotelle che trovarono all’ingresso e percorsero il lungo corridoio.

“Come stai?” Le chiese.

La donna non rispondeva. Stava perdendo troppo sangue. A ricordarglielo era la scia che stavano lasciando lungo il corridoio.
Entrarono nella sala e fece sdraiare la donna sulla barella. Era allo stremo delle forze.
Cercava di tenere a mente quello che aveva capito dei tutorial. Prese delle bende elastiche e del disinfettante. Ma non sarebbe stato abbastanza. Doveva rimuovere quella scheggia che spuntava dalla ferita. Avrebbe dovuto sederla.
Dall’altra parte della casa sua madre continuava a chiamarlo per il pranzo e aveva a disposizione poco tempo. Cercò di calmarsi e di analizzare quello che i tutorial dicevano.
Aveva sempre avuto paura del sangue. E stava pulendo una ferita di una donna che non conosceva. Toccò l’oggetto che fuoriusciva dalla pelle e si rese conto che non si trattava di una scheggia, ma di qualcos’altro. Pensò a un proiettile, ma era diverso, seppur la forma lo ricordasse.
Lo rimosse lentamente e tamponó la ferita, una volta fermata e disinfettata aveva bisogno di applicare dei punti. Pregò di non svenire.
La voce di sua madre era sempre più forte. Prese la corda anallergica e iniziò l’operazione.
La donna era ancora sedata. Sperava che il dosaggio dell’anestetico fosse sufficiente.
Poi la sentì urlare.
In quel momento la porta si aprì. Era riuscito a nascondere la schermata di Second Life.
Accanto a sua madre c’era una donna con un abito elegante ma sobrio. Aveva un mezzo sorriso forzato.

“Fabio, saluta la dottoressa. Dice che vuole sottoporti a dei controlli.”

“Fabio, vuoi vestirti e venire con me? Faremo tanti giochi. Ti va?”

Nelle puntate precedenti:

 

Prima puntata: Ep.1

Seconda puntata: Ep.2