Un silenzio spettrale

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Un silenzio spettrale. È ciò che riesco a sentire. Non uscivo da un po’ di giorni e quello che percepisco é inquietudine. Gente che si guarda di traverso, quasi con sospetto. Ce l’avrai tu, o forse io? Probabilmente tu. La fila davanti al supermercato è lunga. Ho le mie cuffie e la mia musica, a cui seguono le parole. Ma scrivere in questi giorni è difficile. Mi manca l’aria ed è come se mi stessero rubando il tempo. Ci bombardano di immagini di bare e terapie intensive. Di numeri. Trasmettono paura. Ed è quello che sento intorno a me. Ma siamo esseri umani, é normale provarla. Penso a quanti da un momento all’altro in uno stato di guerra. A dover scappare con poche cose, a dover spiegare a tuo figlio perché l’uomo sia capace di fare le cose peggiori. Apro i social, si stanno insultando per un video che per alcuni é il vangelo e per altri un falso. C’è chi inneggia agli scienziati, chi li insulta. Chi grida al complotto, chi scrive frasi di speranza. La verità è che sono tutti impauriti, insicuri, come è normale che sia. Ma il silenzio spettrale deve essere abbattutto, così come la paura. Alzo il volume nelle cuffie. Questa é la mia risposta. Musica e parole. Ho sempre fatto così. Così non ho mai creduto per partito preso a niente. Mi sono costruito le mie idee. E ho lottato per difenderle. Per questo sento puzza di bruciato da lontano non appena qualcuno prova a giocare sporco. Questa situazione è irreale, ma allo stesso tempo vera e tangibile. Puoi quasi toccarla. E può contagiarti. È il virus del sospetto.

Chi muore a causa del virus, muore da solo.

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Ragazzi, il problema non è il singolo che va a farsi una corsetta da solo, o che porta il cane da solo, che passeggia da solo, che va al supermercato venticinque volte da solo. È che tutta questa “solitudine” riempie le strade manco fosse Woodstock. Quindi ci si incrocia, ci si parla, ci si saluta. Esattamente come fosse un giorno normale in cui, tra l’altro, la maggior parte delle persone sono a casa da lavoro. Per contrastare un virus non funziona. È come invitarlo a nozze. Lo so. Molti si sentono immuni. E magari lo saranno pure, ma i soggetti vulnerabili sono i loro conoscenti, familiari, amici. Questo menefreghismo ci porta a dover vedere l’esercito pattugliare le strade. Ci sono poche regole, costruite, tra l’altro, per tutelarci tutti. E cazzo, rispettatele. Inutile che cantiate a squarcia gola l’inno italiano. Per una volta provate a non fare “i soliti italiani”. Questo non è un gioco. E non dimentichiamo che in questo momento chi muore a causa del virus, muore da solo.

Il Pirata

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Oggi è San Valentino, un giorno importante per tanti motivi, ma a me piace ricordarlo anche perché è stato il giorno in cui un artista che ho amato molto è stato ritrovato morto in un’anonima stanza di albergo di Rimini. Sto parlando di Marco Pantani. Distrutto dalla stampa, dalla sfortuna, dai cattivi incontri, non è riuscito a vincere l’ultimo gran premio della montagna. Abbandonato da tutti è uscito di scena in silenzio, ma per molti di noi è ancora qui ed è ancora un esempio, nonostante chi cerca di screditare, puntare il dito, fare del male, a me piace ricordarlo con la sua bandana a sbaragliare e lasciarsi alle spalle gli avversari. La sua fragilità era anche la sua forza, non dimentichiamolo quando ci perdiamo e rimaniamo soli. Non dovremmo mai vergognarcene.

Per chi crede al “prima noi”

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Immaginate la paura. Vi siete appena svegliati e sentite fuori dei rumori. Vi affacciate alla finestra e scoprite che anche nel vostro quartiere sono iniziati i rastrellamenti. Ne avevate sentito parlare, certo. Ma avete pensato che riguardasse altri, ma poi le cose sono cambiate. Prima ce l’avevano con chi la pensava diversamente, ma poi hanno deciso di portare via anche chi era nato in quella città e che professava la vostra religione. Lo sapete che siete in torto, sapete che è arrivato il vostro turno. Sapete che vi caricheranno su quei camion, che non sapete dove vi porteranno. Alcune voci dicono che portino in dei campi da cui nessuno esce vivo. Siete fiduciosi, a voi non capiterà. Ve lo ripetete mentre preparate in fretta e furia una valigia e cercate di calmare i vostri figli. Bussano alla porta, con violenza. Andate ad aprire, sperando che con la gentilezza vi tratteranno meglio, ma non va così. Vi urlano in faccia, vi portano fuori trascinando quei quattro stracci che siete riusciti a racimolare. Tenete stretti i vostri figli. Le voci dicono che separano gli adulti dai bambini, le donne dagli uomini. Fino a ieri non ci credevate, pensavate riguardasse altri. Ma ora è il vostro turno.

Questa la dedico a chi pensa che il problema sia sempre altrove. E di altri. A chi pensa che da noi la guerra non possa arrivare. A chi crede che sia giusto dire “prima noi”. A chi crede che la libertà sia qualcosa di certo e di inattaccabile. A chi pensa di essere migliore. Beh, non lo è. Nessuno di noi lo è. La libertà va difesa ogni giorno. Anche dalle nostre stesse idee dettate dalla paura di quello che non conosciamo.

Foto: fonte rete

Bibbiano. Quanto vale la strumentalizzazione

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Bibbiano. Il teatro macabro degli eventi legati alle perizie per l’affidamento di bambini. L’indagine è in corso e tra gli indagati risulta esserci anche il Sindaco del Comune di Bibbiano. Questo è lo scenario che invita Di Maio a definire il Pd come il Partito di Bibbiano. Ecco, io da elettore Pd sono schifato da questa associazione. Potrei chiuderla dicendo che quando non si hanno più argomenti perché l’alleato di governo ti ha sopraffatto, ma non è questo a farmi riflettere. La giustizia deve intervenire laddove ci sono illeciti e rimuovere i personaggi che ne hanno fatto parte, ma resto dell’idea che ci vogliano i fatti prima di condannare qualcuno. E al momento si tratta solo di indagini. Personalmente sono scettico sul coinvolgimento politico in casi che coinvolgono specializzazioni così marcate. La cosa che a me indispone è la strumentalizzazione di un caso simile per portare acqua al proprio mulino e riconquistare un po’ di consenso, lo stesso meccanismo viene applicato anche sul caso Lega Russia. Ci siamo abituati a giudicare fatti che spesso non ci sono. Credo che qualunque politico non riesca nemmeno a credere alle storie che stanno emergendo dall’indagine di Reggio Emilia, ma che sarà convinto a chiedere che i responsabili siano puniti. Ma al momento queste condanne ancora non ci sono. Compito di un governo dovrebbe essere quello di velocizzare la giustizia, piuttosto che instillare l’idea che per condannare qualcuno sia sufficiente la volontà di attirare consensi o peggio ancora accusare intere aree politiche e rispettivi elettori. Questa è superficialità e inadeguatezza a un ruolo così delicato, quello di Ministro. Lo scrivo spesso che ci sono cose su cui non si può scherzare e siccome la dichiarazione di Di Maio si configura come qualcosa di anche più grave penso che quelle dichiarazioni siano semplicemente intollerabili. Tema diverso e assolutamente vergognoso e quanto sta emergendo dal caso Bibbiano. A quanto pare il responsabile della struttura Hansel e Gretel di Moncalieri non è più gli arresti e l’unica accusa pendente riguarda gli affidamenti diretti fatti dall’amministrazione, tema importante, ma che nulla c’entra con le pratiche macabre descritte da chi urla alla vendetta. Questo è già un fatto, mi chiedo se Di Maio ne sia a conoscenza, per esempio. Un’altra cosa, dubitare del sistema giudiziario per avvalorare le tesi di personaggi che hanno fatto la loro fortuna izzando le folle non è mai una scelta assennata. Consiglio di seguire bene le vicende prima di entrare nel coro a urlare soluzioni drastiche.

Nutrimento

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Avevo chiuso la porta alle mie spalle, non sarei mai più tornato a farmi trattare in quel modo. Sentivo ancora addosso i graffi delle sue parole, degli sguardi che tradivano quel sentimento che non c’era più. Tradivano la mia fiducia in un mondo che pensavo di conoscere. Può una porta difenderci davvero da noi stessi? Ci illudiamo sia possibile, quando sappiamo che non è così. C’è ancora della lasagna congelata in frigo, stasera mi nutrirò di quella, il mio contorno sarà quel sapore di amaro. Quello che resta quando una storia finisce, quanto il ticchettio dell’orologio fa così rumore da assorbire il suono del silenzio.

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Text by Daniele Mosca

Oltre ogni modo

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Colpevole oltre ogni modo, le mani insanguinate. Le sirene suonano in lontananza, ma sono sempre più vicine. Il suo corpo giace in terra. È successo tutto troppo in fretta. E io non volevo ucciderlo. La mia vita sta per spezzarsi, distrutta dall’alcool che inghiottiva ogni notte. Mi gira tutto intorno, ho voglia di piangere, ma nessuna lacrima potrà mai scendere per quello che doveva essere mio padre. Vorrei poter scappare, ma nessuno può mai farlo davvero. A condannarmi, sono stata io stessa. Quando ho deciso di difendermi.

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Text by Daniele Mosca

Quanto dura la campagna elettorale?

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Quanto dura la campagna elettorale? Ce lo chiediamo ormai da diversi anni. Un bombardamento mediatico di faccioni che promettono, promettono, fino allo sfinimento. Punti di vista spesso diametralmente opposti che cercano di convincere sulla bontà delle tesi proposte. Dai vaccini al revisionismo storico, ogni tema sembra avere più chiavi di lettura, pochi la capacità di trarne davvero delle valutazioni oggettive. Ma cos’è la politica? Un modo per accordarsi e darsi delle leggi con la più ampia condivisione possibile. Nella storia non mancano le derivazioni, esistono ancora oggi in diverse zone del mondo. Ma la nostra realtà è sempre stata strana. Esiste solo quello che viene raccontato e nella versione che viene proposta. Esistono quindi più verità? Probabile. Ogni punto di vista ne ha. Anche i più oscuri. Il rischio del nostro tempo, l’ho scritto già molte volte, è la velocità con cui le varie tesi viaggiano, senza lasciare il tempo di far sedimentare le informazioni. Così a prevalere sono i sentimenti più atavici, come la paura, la paura, il sesso. Quest’ultimo è difficile da individuare nel teatro politico, molto di più in quello sociale e social, in generale. La televisione ne ha modificato l’approccio, rendendo pruriginoso ogni cosa, legami compresi. Un modo come un altro per distogliere l’attenzione. Anche questa è una tattica politica, lo è da sempre. Ma torniamo alla domanda iniziale: quanto dura la campagna elettorale? La fine non esiste, poiché la vita è di per se una forma di politica e in tutti gli ambienti abbiamo bisogno di una rappresentanza, un accordo. Una soluzione. Inevitabile che si cerchi il consenso sempre e comunque. La difficoltà sta nel filtrare le informazioni, in un momento storico in cui gli ideali sono in crisi e non c’è più nulla in cui riconoscersi. Questo spiega perché molti preferiscono votare per gli idoli della tv o per se stessi, ma siamo sicuri di essere una garanzia per gli altri?

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Text by Daniele Mosca

Le cose buone

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Hanno fatto anche cose buone.
Hanno costruito il sistema sociale.
Hanno bonificato le paludi.
Facevano rispettare le regole.

Dobbiamo essere obiettivi.

Hanno ucciso prigionieri politici.
Deportato ebrei e minoranze.
Bruciato i libri.
Imposto il pensiero di regime.
Ucciso la libertà di pensiero.
Creato un mondo di paura.

Dobbiamo essere obiettivi.
Obiettivi di questo nuovo fascismo,
travestito da giustizialismo.

Nessun regime.
Nessun pensiero imposto.
Nessuna discriminazione.

Si chiama libertà.

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Text by Daniele Mosca

Dormi. Veglia.

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Dormi. Veglia.
Non fidarti.
Il suo respiro è alcool.
Può infiammare.
E bruciarti.
Dormi. Veglia.
Perdere il controllo,
vuol dire perdersi.
Resta attenta.
I rumori sono una traccia.
I suoni nella mente.
I brividi mancati.
Una sagoma nel buio.
É una paura senza volto.
Dormi. Veglia.
Quel livido ti impedisce di vedere,
eppure non stai dormendo.
Accadrà ancora.
Lo sai.
E non vorresti saperlo.
La realtà è una bestia.
Un cocktail alcolico.
il cui sapore è dolce,
ma dal retrogusto amaro.

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Text by Daniele Mosca